Nei giorni scorsi tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per la medicina generale hanno sottoscritto l’Accordo Attuativo Aziendale 2019 per i MMG di ATS Brianza.
Commento:
Condividiamo l’impianto generale di questo A.A.A. e prendiamo favorevolmente atto di come parte pubblica abbia quest'anno sostanzialmente accolto ogni nostra osservazione e richiesta di modifica e/o integrazione.
Pur con i vincoli normativi e temporali imposti da A.I.R., possiamo affermare che, grazie allo spirito di collaborazione espresso da tutti gli attori firmatari dell’accordo, si è giunti a un buon risultato complessivo.
Conserviamo tuttavia integra una forte perplessità, seppure su un unico aspetto: al progetto 2 - punto 1.2 si indica al MMG una “priorità” nella somministrazione del vaccino anti-influenzale agli over 65enni rispetto ai portatori di patologie croniche. Abbiamo espresso -sia in sede aziendale sia in sede regionale- le nostre considerazioni di ordine deontologico. Ci preoccupa il fatto che:
1 - al medico di medicina generale si proponga un progetto il cui obiettivo prevede una remunerazione qualora riesca a ottenere una elevata copertura vaccinale per solo una delle categorie a rischio (gli over 65enni);
2 - gli si dica fin d'ora che non potrà verosimilmente ricevere una quantità di vaccini sufficienti a proteggere tutte le categorie a rischio (oltre agli over 65enni esistono gli immunodepressi, le donne in gravidanza, i pazienti affetti da patologie croniche, gli addetti a servizi di pubblica utilità, ecc.).
3 - lo si ponga quindi nel pieno conflitto di interessi di dover scegliere se dare priorità ad assistiti con meno di 65 anni ma a rischio per il loro particolare stato di salute, come etica e deontologia (a nostro parere) impongono o se invece optare per vaccinare 65-70enni in piena buona salute, come portafoglio suggerirà, invitando i primi a rivolgersi ad altre strutture per farsi vaccinare.
Autore: dott. Giorgio Barbieri
Ultima revisione: 09 Giugno 2019